domenica 24 settembre 2017

Sardegna 2017, con una deriva


15 giorni sulle Bocche, dormendo in tenda e navigando con Mira. È stato campeggio nautico? Forse no, o forse si, anche se non del tipo che di solito si intende, cioè itinerante. Ma poco importa. Di fatto abbiamo navigato in quattro con Mira, il nostro dinghy di legno, giocando a nascondino con il Maestrale e le sue temibili onde, esplorando meravigliose spiagge, sorprendenti calette e provvidenziali ridossi.

Più o meno il copione era questo: Mira si ferma prua al vento mentre Emanuele ammaina la vela e Carola da fondo all'ancora. Siamo
nelle superbe ma affollate calette dell'isola di Spargi. Occhi puntati su di noi, da una barca ancorata una signora ci scatta una foto. "Da dove venite? Senza motore? Che bella barca!" Due dimensioni parallele. I gommoni e i tender ormeggiati attorno a Mira sono in realtà lontanissimi. Forse qualcuno attorno si rende conto. Una vela di 10mq a fianco ad un fuoribordo da 300 CV, che effetto fa? In 15 giorni non abbiamo incontrato nessun altro organizzato per vivere l'arcipelago nello stile "crociera con deriva" ovvero Dinghy Cruise, stile che peraltro sarebbe molto adatto al luogo. Peccato.

Per noi è stata la prima volta nell'arcipelago della Maddalena, che abbiamo trovato stupendo. Tutta l'area è parco naturale e l'Ente Parco garantisce un minimo di controllo su un turismo spesso oltremodo impattante, non solo nei confronti dell'ambiente ma anche degli stessi visitatori. Per raggiungere le spiagge, quando non possibile con la barca, abbiamo ustato i sentieri (bellissimo quello per la spiaggia di Trana) e l'automobile.

Qualche informazione:
Campeggio: Isola dei Gabbiani all'Isuledda, in posizione assolutamente eccezionale, dotato di efficiente pontile galleggiante ben ridossato, a disposizione dei clienti muniti di natante. 

Spiagge e cale esplorate: una ventina, qualcuna semideserta, qualcuna affollata, quasi tutte belle da togliere il fiato, giusto per dare l'idea della potenzialità del luogo.

Il vento è costantemente presente, spesso forte, ma tutta la zona offre la possibilità di navigare scegliendo sempre un'area ridossata dal vento e dalle onde provenienti da ogni quadrante. Anche se con 39 nodi di Maestrale (misurati la sera del 1 settembre) è essenziale per la sopravvivenza rimanere a terra!

Unico neo della vacanza: il costo del traghetto da Genova a Olbia. 800 euro non sono giustificabili e per un eventuale futuro ritorno all'Isola bisognerà trovare una alternativa.


[Spargi, cala Soraya]

[In navigazione]

[Campo base all'Isuledda]

[Spiaggia Nord-Ovest Isuledda]

[Alla spiaggia Nord-Est Isuledda]

[Cala Scilla]

[Emanuele sistema l'ancora]


[Arrivo alla spiaggia di Talamone e la sua incredibile piscina naturale]


[Pronti a partire. Pontile del campeggio]


[Navigazione verso la Spiaggia dei Fichi]


[Il nostro ombrellone e Mira all'ancora]


[Spiaggia dei Fichi]


[Gigli sulla spiaggia. Valle della Luna]


[Relax alla Spiaggia Rena Bianca]


[Silvia cerca l'ultimo raggio di sole della giornata a Cala Inglese]


[E' arrivato il Maestrale e durerà per 3 giorni] 

[Maestrale dalla spiaggia del campeggio] 

[Carola alla spiaggia di Cala Capra]

[Silvia intenta nella lettura alla Spiaggia della Licciola]

[Cala Corsara] 

[Mira, di nuovo all'ancora]

[Il sole è tramontato. Lasciando la Spiaggia di Trana]

[Silvia alla spiaggia delle Saline, Stintino]


[Arrivo alla spiaggia della Pelosa]

2 commenti:

Bob ha detto...

Complimenti.... una vacanza in stile aleternativo e sportivo. Viva i giovani!!!

Avantindrè ha detto...

Spettacolare report di evidentemente splendida vacanza :-)

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