mercoledì 22 febbraio 2012

Vele lontane

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Estati trascorse. Vacanze, campeggio, mare... ogni volta che mi capitava di vedere una barca a vela transitare davanti alla spiaggia o uscire da un porticciolo mi prendeva una specie di commozione.. E io? e noi? Navigare necesse est dicevano gli antichi romani.. E a ragione. Non si può rinunciare a priori a vivere il mare.

Dopo due anni "andati a buca" per vari motivi, ora forse ci siamo: ho prenotato una piccola barca per un weekend! Non mi sembra vero. Sarà ancora inverno.. sarà una vera avventura per tutti e quattro. Noi soli. Speriamo che sia amore.


martedì 21 febbraio 2012

Quanto mi costa sciare

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Pensierino che nasce spontaneo quando in famiglia si è in quattro e con la voglia di sciare, e i prezzi intorno a te aumentano ogni giorno a dismisura.
Faccio due conti basandomi sull'uscita di domenica scorsa nel piccolo comprensorio sciistico di Antagnod, Val d'Ayas.
  • Autostrada To-Verres (89 Km):                                            8,5 €
  • Torino-Antagnod: 105 Km a 15 Km/l  e gasolio a 1,6€/l:     11,2 €
  • Skipass (2 adulti+1 ragazzo+1 bambino = 23+23+17+0 €): 63   €
  • Ritorno Antagnod-To (per statale): 113 Km a 18,5 Km/l :     9,8 €
------------------------------------------------------------Totale: 92,5 €
 Diciamo che si sta entro i 100 €, a patto di:

venerdì 17 febbraio 2012

Marciagranparadiso 2012, bella e ingiusta

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Cogne. Domenica scorsa -per la quattordicesima volta- ho corso "La Marcia" che semplicemente è la più bella granfondo italiana in passo classico che io conosca. Lunga, molto tecnica, con dislivelli importanti e in un ambiente alpino talmente bello da sembrare irreale. Ho corso i 45 Km con tutto il mio impegno, consapevole di non essere quest'anno particolarmente in forma, ma col desiderio di godermela tutta fino in fondo. Abbiamo corso tra i camosci, nell'aria gelida delle ombre del mattino, poi coi raggi del sole, nel ritmo serrato della salita e poi raccolti a uovo nelle discese, con le braccia, le spalle, tutto il corpo sempre in movimento per spingere, spingere, spingere... prendere chi ci precede e non farci prendere da chi ci insegue, fino a fermare il cronometro il prima possibile.

Ci ho messo 3 ore tonde tonde. Ma non leggerete il mio nome nella classifica.

No. Sono stato costretto a correre da

mercoledì 15 febbraio 2012

Cima Palasina (2782 m.), buona anche la seconda!

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Buona anche la seconda, cioè la mia seconda gita di scialpinismo. Contagiato dall'entusiasmo di Silvia per questo sport, decidiamo per la Palasina, in Val d'Ayas con partenza da Estoul, poco sopra Brusson. Tempo 'perturbatino', come preannunciato dalle previsioni, ma percorso evidente e dislivello amabile (900 m.). Partiamo nella fresca arietta siberiana (-12°C) percorrendo in salita le piste da sci, traversando quindi a sinistra sotto agli impianti, per entrare nel fondo della pianeggiante valletta che conduce alle Case Palasina e da lì -salendo più decisamente- all'omonima alpe. La traccia è evidente e non dobbiamo fare altro che seguirla. Il freddo pungente e il vapore del respiro regalano a Silvia una particolare acconciatura che durerà per tutta la gita, gli esclusivi colpi di gelo. Saliamo quindi il pendio finale e quindi la breve cresta che conduce in vetta. Da lì a poco arriva anche una simpatica comitiva di biellesi. Il panorama è a 360° ma le nuvole iniziano a chiudersi e scende la visibilità. In questo contesto lattiginoso iniziamo la discesa su neve ventata (esposizione S) e di poca soddisfazione, facendo attenzione a non perdere di vista le nostre tracce di salita, garanzia di un ritorno sicuro. Dall'Alpe Palasina in giù le cose migliorano e finalmente un pendio a sinistra (esposto a E) ci regala neve farinosa. Col mio telemark ci esce anche qualche curva che mi sembra decente, fatto quasi incredibile.. Anziché stare bassi come all'andata optiamo per il veloce traverso sotto al M.te Bieterorn. Il lieto fine della gita è rappresentato dalla pista di sci (quasi deserta e con neve super) da percorrere con massima goduria, e riappropriandosi di tutti i movimenti negati poc'anzi dalla neve difficile del fuori pista. Tanto è la goduria che scendiamo più in basso del parcheggio! Si ripara con 10' di asfalto a piedi.. ma ne valeva la pena. 

[colpi di gelo... Palasina hair-stylist!]
[In salita. Due dei biellesi sullo sfondo]
[Polisportiva on top!]
[In discesa nella nebbia]

giovedì 9 febbraio 2012

Yetàre, v. intr.

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Verbo intransitivo, prima coniugazione. E' la nuova parola coniata da Silvia, per indicare l'azione di uscire di casa per praticare uno sport all'aperto in condizioni ambientali tipiche di questo febbraio: neve abbondante e freddo siberiano.

"Ciao, esco a yetare", può significare quindi, ad esempio: "vado a correre (con -10°  e le strade innevate)".

Si ritiene che -ammesso di rientrare incolumi- Yetare faccia molto bene alla salute.

domenica 5 febbraio 2012

Cima Dorlier (2757 m.)

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Ieri, un battesimo.. la mia prima gita di sci alpinismo! Silvia c'è riuscita, dopo anni di tentativi c'è riuscita. Così -per una volta- gli amati sci da fondo sono rimasti a casa, e noi ci siamo regalati una giornata in montagna senza bambini. E l'abbiamo anche scelta bene, con le previsioni che danno freddi siberiani assicurati.
Infatti a Thures (1615 m.), località di partenza della gita scelta, alle 8.30 ci sono -18°C! ma la giornata si rivelerà invece molto vivibile, grazie al sole, alla totale assenza di vento e di umidità.
Si lascia dunque l'auto e si mettono gli sci. Due Km in orizzontale conducono alla frazione di Rhuilles ove un ponte permette di attraversare il torrente e iniziare a salire. Una ottima traccia sale nel bosco sino all'alpeggio di Chabaud, poi oltre verso l'omonimo colle. Si abbandona quindi il vallone inerpicandosi a sinistra per uno stretto canale che porta ai pianori superiori da cui ormai si vedono le altre vette sciabili della zona: la Cima Dormillouse e il Monte Giassez, verso cui si vedono salire molti altri scialpinisti. La nostra Dorlier è evidente a sinistra. Una traccia a zig-zag permette di raggiungerne facilmente la cima. Da qui iniziano per me le dolenti note, ovvero ..1200 metri di discesa, per di più in telemark. Il fatto è che non sono proprio capace, e mi arrangio come posso. In un ora e mezza di curve e cadute siamo di nuovo alla macchina.
Dunque grazie Silvia! Gran giornata, gran bello sport, ma tutti questi sci alpinisti ...strana gente!!!

Ed ecco il video della Polisportiva Production..



giovedì 2 febbraio 2012

Sciare a Torino

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Oggi ancora neve dal cielo, praticamente durante tutto il giorno. Torino sembra un'altra città, una città russa. Il Po sembra il Don. Non è la neve che qualche volta cade in città e subito si bagna.. no, ora siamo tutto il giorno sotto zero e questa è neve fresca, è ..farina! Stasera si scia di nuovo, che bello! Questa volta in compagnia dell'amico Ciro, che ha avuto la stessa mia idea. Ci tracciamo un anello di 2 Km nel Parco della Colletta e sciamo in alternato1h10 nel gelo della notte. Poi via a casa sotto alla doccia bollente e davanti a un piatto fumante...

Nota tecnica: sciolinato con stick multigrade 0 -2°C. Perfetta!

[Passaggio lungo la Dora]

[Sotto agli alberi carichi di neve]
[Ciro, chitarrista e sciatore]
[Il nostro anello]
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